1996 – Progetto di uno spazio domestico – Via Slataper, Roma
Nella palazzina INCIS progettata nel 1928 da Alfio Susini a Roma, le facciate esterne dell’edificio sono seducenti nei loro materiali e nelle decorazioni – vedi la stella immersa in motivi naturalistici intorno al portone di ingresso, e la palma che cresce nel centro della corte rotonda all’interno dell’edificio – mentre le piante degli appartamenti ne rappresentano una quasi contraddizione con il loro taglio standard. Con sorprendente magia, nel deviare gli angoli rettilinei degli spessi muri portanti in assi diagonali, l’architetto ha creato un nuovo codice per l’intero spazio: uno strumento di luce dove i muri non sono più barriere, ma piani riflettenti e fonti essi stessi di luce. Il “magico” risultato è frutto della sua personale interpretazione di luce = spazio, e dalla raffinata osservazione dei muri perimetrali intesi come involucro dello spazio vitale, a sua volta involucro del corpo che si muove al suo interno. Le abituali aperture nei muri sono sostituite da vuoti e pieni che corrono a tutta altezza per creare uno spazio mai interrotto. Più gli spazi corrono uno dentro l’altro più sorprendentemente diventano intimi. E in questa intimità, fatta dalla immaterializzazione dei muri convenzionali, il corpo si comporta diversamente muovendosi tra luce ed echi di luce. Edmond Jabés ha scritto “…non ignorare gli echi perchè di echi tu vivi”. L’architettura di Susanna Nobili è la capacità di scolpire con la luce uno spazio-per-vivere, è come sentire l’intervallo tra un battito di cuore e l’altro.
Amnon Barzel
Incarico: progetto di una ristrutturazione muraria e di arredo di una abitazione
Ubicazione: Roma – Italia
Committente: privato
Data: 1996
Tipologia di lavoro: ristrutturazione e adeguamento strutturale e funzionale
Design: SNA – Susanna Nobili Architettura
Project Team: A. Lipari, J. Maggio, L. Bollati, A. de Carli
Stato di avanzamento: realizzato
Image e photo credits: SNA